B.M. Corvo, dapprima come capitano e poi come maggiore dell'Esercito degli Stati Uniti, ha ricoperto l'incarico di capo delle operazioni dell'Office of Strategic Services (O.S.S.) durante la Campagna d'Italia, rientrando negli Stati Uniti il 24 maggio 1945.
Il Servizio Segreto americano assunse il nome di O.S.S. nel 1942 e rimase per tutta la guerra sotto la direzione di un avvocato americano, il generale William J. Donovan, che aveva ricevuto l'incarico di costituirlo direttamente dal Presidente Franklin Delano Roosevelt, poco prima dell'entrata in guerra degli Stati Uniti. L'O.S.S. fu sciolto dal Presidente Truman il 20 settembre 1945 e sostituito dalla S.S.U. (Strategic Services Unit) sotto il controllo del Dipartimento della Guerra. Poco dopo anche la S.S.U. fu sciolta e fu costituita la C.I.A..
I libri successivamente pubblicati, a partire dalla fine della guerra, sull'attività dell'O.S.S. non sono stati tradotti, in genere, in italiano. Essi sono basati, più che altro, su ricordi personali e su interviste condotte dagli autori, poichè la documentazione originale era coperta dal Segreto di Stato. Corvo ritenne che tutti i libri pubblicati non dessero un'esatta visione dei compiti svolti dall'O.S.S. durante la Campagna d'Italia, che non furono solo connessi con le informazioni segrete, ma riguardarono la condotta di operazioni speciali, operazioni di contro-informazione, ricerca ed analisi, operazioni morali, nonché l'addestramento degli agenti reclutati ed il loro trasporto per lo sbarco (via mare o con il paracadute) dietro le linee nemiche. Fu fortunato perché nel frattempo alcuni dei documenti e molti dei rapporti furono declassificati e passati agli Archivi di Stato.
Il libro si articola in 20 capitoli. Nei primi sei è ricostruita minutamente l'attività dell'autore e dell'O.S.S., dalla conclusione della Campagna di Tunisia (maggio 1943) all'inizio della sua attività in Italia (operazione Husky, sbarco in Sicilia, luglio 1943); dal settimo all'undicesimo vi è narrata l'attività in Sicilia e nel napoletano; i capitoli successivi descrivono l'attività dell'O.S.S. fino alla conclusione della Guerra (maggio 1945); in questa parte si comprende quale sia stato il contributo dei Servizi segreti alleati allo sviluppo del movimento partigiano e, contemporaneamente, l'apporto, altrettanto importante, che alle operazioni dell'O.S.S. diedero i numerosi italiani che in esso operarono. Il libro dà un'immagine abbastanza chiara delle lotte intestine, esistenti all'interno del Servizio, fra correnti di varia origine politica (in particolare fra gli ex appartenenti alle Brigate Internazionali durante la Guerra di Spagna e i liberali) e di varia estrazione (occorre tener conto che la maggior parte del personale che operava era di origine italo-americana, mentre molti di coloro che comandavano non lo erano). Si ha anche un'idea dei contrasti esistenti fra il Servizio americano e quello inglese (Special Operations Executive, SOE, e la sua Branca operativa in Italia, la Special Force Number One) e della collaborazione, interessata, del S.I.M. (Servizio Informazioni Militari) italiano. Dalla lettura delle pagine emerge anche un quadro dei personaggi politici italiani che parteciparono allo svolgimento degli avvenimenti e che continuarono a ricoprire un ruolo determinante ben oltre la fine della Guerra, influenzando la vita politica italiana fin quasi ai nostri giorni. Il libro si completa con alcune note biografiche su leader della Resistenza italiana (don Luigi Sturzo, Ferruccio Parri, il generale Raffaele Cadorna, Luigi Longo, Enzo Boeri, Giuseppe Lupis e Giuseppe Romita) e ufficiali dirigenti del Servizio Informazioni Militari; e con un glossario che aiuta a comprendere meglio l'intricato mondo dei Servizi operanti in Italia durante la Guerra (non meno di quindici). Riporta, infine, un'ampia Bibliografia che integra quella citata nel testo e nelle note.
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